Cooperazione ambientale tra Italia e Balcani (2012)
Committente: Istituto nazionale per il Commercio con l’Estero (ICE).
Titolo completo: ‘Attività di assistenza finalizzate alla promozione della cooperazione ambientale tra Italia e Balcani’
Il 3 settembre 2002, a Johannesburg, Italia e Serbia hanno firmato un Memorandum of Understanding per la promozione dello sviluppo sostenibile, il rafforzamento delle Istituzioni nazionali per il recepimento della normativa europea e delle Convenzioni internazionali in materia ambientale, la migliore utilizzazione dei meccanismi finanziari e dei fondi messi a disposizione dall’Italia, dall’Unione Europea e dalle altre Istituzioni multilaterali.
Sotto il profilo organizzativo, nel quadro del Protocollo di intesa tra l’allora Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ed il Ministero degli Affari Esteri e di specifici accordi del Ministero dell’Ambiente italiano con i diversi paesi dell’area, sono state costituite Task Force di esperti a supporto delle iniziative frutto della diretta collaborazione con le istituzioni locali.
Le Task Force, organizzate in Programme Management Offices (PMOs), hanno svolto essenzialmente attività tecnico-operative e di coordinamento.
Obiettivi
Nell’ambito del programma di cooperazione per la protezione ambientale fra Italia e alcuni Paesi dell’Europa centro-orientale il CURSA si è dedicato ad attività di supporto ed assistenza tecnica ai compiti tecnico-operativi (implementazione, coordinamento e monitoraggio nell’ambito delle singole linee di intervento programmate) e di coordinamento dei PMO di Belgrado e Budapest.
Attività
Le attività sviluppate da CURSA hanno riguardato diverse tematiche.
Cambiamenti climatici: attuazione del Protocollo di Kyoto, realizzazione di progetti pilota e studi di fattibilità nell’ambito dei meccanismi flessibili del Protocollo.
Capacity building & Institutional building: avvio di iter formativi, strutturati in corsi di formazione e seminari, atti a trasferire conoscenza ed esperienze concrete nei vari paesi dell’Europa centro-orientale sulle tematiche della protezione ambientale, sui cambiamenti climatici e sullo sviluppo sostenibile.
Energia: realizzazione dei progetti pilota e degli studi di fattibilità volti allo sviluppo e diffusione delle energie rinnovabili e al miglioramento dell’efficienza energetica nei settori civile e industriale con diminuzione dell’impatto ambientale e contestuale ottimizzazione della resa produttiva.
Riqualificazione ambientale: riguardante prioritariamente l’emergenza presente nelle aree industriali serbe, in particolar modo quella di Pancevo contaminata da produzioni chimiche e dagli effetti dei bombardamenti del 1999.
Gestione delle acque, nell’ambito della quale sono distinguibili 3 diverse componenti: gestione delle coste e delle risorse idriche dei bacini idrografici; gestione delle acque reflue compreso il trattamento dei reflui industriali; bonifica delle acque contaminate e delle falde sotterranee.
Inquinamento atmosferico: prevalentemente interventi di supporto all’adeguamento ai principi comunitari e alle convenzioni internazionali sulla gestione della qualità dell’aria.
Sviluppo sostenibile: definizione e preparazione di piani d’azione nazionale per l’attuazione della Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile (SNSS) e realizzazione di progetti per lo sviluppo sostenibile del turismo (eco-turismo).
Rifiuti: trattamento dei rifiuti solidi urbani, pianificazione e organizzazione delle attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti presenti nell’area. Per quanto concerne i rifiuti industriali, definizione di un sistema integrato di rifiuti pericolosi e non pericolosi.
Sicurezza industriale: analisi del sistema di gestione delle problematiche di sicurezza e rischio industriale negli stabilimenti con relativa azione di capacity building sul personale operante negli impianti.