La partecipazione della società civile italiana a ‘Rio+20’ e al dibattito sulla Green Economy (2012)

Committente: Ministero dell’Ambiente.

A partire dal primo Vertice della Terra (1992) è stata richiesta la partecipazione di tutti i settori della società, nella consapevolezza che lo sviluppo sostenibile non può essere raggiunto dai soli governi. L’Agenda 21 e la Dichiarazione dei Principi di Rio ne hanno formalizzato il riconoscimento individuando i Major Groups (Settore privato e imprese, Settore agricolo, Amministrazioni e autorità locali, Comunità scientifica e tecnologica, ONG, Sindacati e lavoratori, Gioventù e Infanzia, Donne, Popolazioni indigene) in rappresentanza delle sue principali componenti.
A distanza di 20 anni e in vista del nuovo appuntamento internazionale di ‘Rio+20’, a questi gruppi è stato chiesto di partecipare in modo attivo e concretamente al raggiungimento degli obiettivi della conferenza a partire dalle fasi preparatorie.
Con il Forum della società civile: l’Italia verso Rio+20 (organizzato in collaborazione con il CURSA il 10 gennaio 2012) il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha promosso l’avvio di un dialogo con le diverse realtà della società civile, con l’obiettivo di stimolare lo scambio di esperienze e di buone pratiche e favorire la definizione di un quadro di riferimento comune, utile per affrontare non solo la Conferenza di Rio, ma anche un programma di più lungo termine in materia di sviluppo sostenibile in vista dei prossimi impegni internazionali dell’Italia.

Attività

La banca dati
Dal 30 marzo 2012 è quindi attivo, grazie alla collaborazione tra il Ministero dell’Ambiente e il CURSA, il portale dedicato alla Conferenza delle Nazioni Unite “Rio +20” che accoglie la banca dati per la raccolta delle migliori esperienze della società civile italiana in tema di Green Economy nel contesto dello sviluppo sostenibile e della lotta alla povertà, utile a rafforzare il contributo italiano alla Conferenza di Rio e ai successivi impegni interni ed internazionali in materia di sviluppo sostenibile.
Oltre ad un invito a tutti i partecipanti al Forum e ad altri importanti attori del mondo non governativo, scientifico e culturale, il link al portale è stato inserito nella Homepage del sito istituzionale del Ministero con l’obiettivo di dare maggiore visibilità all’attività. CURSA ha operato una costante attività di informazione sulla funzionalità del sistema di raccolta, di stimolo e aggiornamento nei confronti dei partecipanti sull’avvenuta pubblicazione delle esperienze.

Il progetto integrato
Protagonisti di Rio+20 e del dibattito sulla Green Economy, insieme ai governi, sono miriadi di associazioni di base, sindacati, piccole e grandi città, ONG e comunità locali. Si tratta della società civile, che deve avere, a partire da Rio+20, il ruolo che le spetta da sempre e che non ha ancora avuto riconoscimento formale.
In quest’ottica CURSA ha lanciato l’idea di attivare – intorno e aldilà della banca dati – una piattaforma integrata di dialogo, discussione e sensibilizzazione attorno ai temi di Rio, che coinvolgesse il maggior numero possibile di segmenti della società civile, per “portare a Rio il dibattito italiano.. e viceversa”.

Risultati

Dal progetto sono nati:

che ruotano intorno al portale nazionale delle buone pratiche nel campo della green economy, per dare informazione su quanto accade in sede di negoziato e ‘traghettare’ il tema del modello di sviluppo che vogliamo aldilà dell’evento, nei prossimi appuntamenti italiani.