Supporto tecnico alle autorizzazioni paesaggistiche per attività estrattive (2011)
Committente: Ministero dell’Ambiente.
Titolo completo: ‘Definizione e applicazione di un modello di procedura con riferimento alle nuove competenze del Ministero dell’Ambiente in materia di rapporti tra tutela del paesaggio e autorizzazione di attività estrattive’
Marzo/settembre 2011, concluso
Il progetto si inserisce tra gli interventi finalizzati a migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’operato di una pubblica amministrazione in capo alla quale ricadono responsabilità e competenze in un settore delicato come quello della verifica di compatibilità paesaggistica di autorizzazioni per attività estrattiva.
Nato dalla necessità di adeguare al nuovo regime legislativo procedure e strumenti della Direzione per la Protezione della Natura del Ministero dell’Ambiente – competente in materia – il progetto mira a fornire supporto tecnico-giuridico, scientifico e operativo nel passaggio dalla definizione alla restituzione delle nuove misure, cercando di evidenziare le criticità che possono sorgere al momento della realizzazione di interventi estrattivi in aree soggette o meno a tutela paesistico-ambientale.
Obiettivi
La finalità del progetto ha riguardato l’elaborazione di un modello procedurale da applicarsi alle competenze assegnate alla Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare in materia di autorizzazioni paesaggistiche per attività estrattive.
Il modello ha posto l’attenzione sugli aspetti paesaggistici del territorio interessato dall’attività estrattiva nonché alle esigenze legate alla protezione dell’ambiente e alla conservazione della biodiversità. Inoltre è stata agevolata la verifica della completezza di atti, documenti e di ogni altro vincolo di ordine burocratico in grado di condizionare la verifica di legittimità dell’autorizzazione.
Le indicazioni a supporto del Ministero dell’Ambiente mirano a far sì che l’approccio di valutazione adottato non si limiti soltanto a verificarne l’iter procedurale, ma a constatare la compatibilità dell’intervento nel contesto territoriale in cui si colloca mediante un’analisi macro.
Attività
I – ANALISI E RICERCA
La prima fase d’indagine teorica e applicativa è orientata a studiare le procedure simili per connotazione e caratteristiche, utilizzate in altri ambiti tematici. Segue l’analisi della procedura in capo alla Direzione in base alla verifica dettagliata delle nuove competenze assegnate dal Decreto Ministeriale di organizzazione delle Direzioni Generali e rispetto ad una serie di fattori e parametri che ne possano caratterizzare i requisiti di efficacia ed efficienza rispetto allo sviluppo di un iter ordinario di autorizzazione paesaggistica:
- tipo e caratteristiche dell’intervento
- indirizzi progettuali
- indirizzi di mitigazione degli effetti sulle diverse componenti del paesaggio.
Completano la fase, l’esecuzione di studi di natura tecnico-giuridica e sugli aspetti legati a valutazioni paesaggistiche e ambientali, indirizzati a stabilire le tipologie di dati da raccogliere (dalle macrocategorie a singole sottoclassi). Su tali basi è stata condotta la verifica di legittimità di un’autorizzazione paesaggistica, procedendo quindi alla compilazione del parere.
II – PROGETTAZIONE
La progettazione vera e propria della procedura si è articolata in 3 sottofasi:
- individuazione della base conoscitiva necessaria a descrivere una generica pratica di autorizzazione: gli aspetti di natura burocratica (come l’elenco di tutti i documenti, atti, pareri, ecc. che devono corredare ogni pratica) e i requisiti oggettivi di documenti e atti costituenti la singola pratica (come il livello di completezza e adeguatezza di una descrizione ambientale o di una relazione di impatto paesaggistico).
- individuazione di un processo per elaborare in modo semplice e automatico le tipologie di dati individuati e organizzati in precedenza.
- studio di una modalità per la restituzione dei risultati e l’espressione del giudizio di conformità, completezza e idoneità dei singoli aspetti da valutare e della pratica nel suo complesso.
Tutta la procedura è riportata all’interno di un sistema informatico realizzato e installato presso la Direzione. Il sistema, oltre a permettere l’archiviazione di tutte le pratiche entranti presso l’ufficio competente del Ministero, permette una rapida elaborazione delle informazioni inserite secondo il processo di valutazione previsto nel modello.
III – APPLICAZIONE E MESSA IN ESERCIZIO
Una volta completata la sperimentazione sui casi pilota, il sistema è stato installato e il modello avviato in esercizio. Contestualmente il gruppo di lavoro ha completato la formazione del personale della Direzione relativa all’uso della procedura, alle modalità di raccolta e caricamento di dati e informazioni, all’utilizzo del sistema informatico per la valutazione degli elementi di ogni pratica.
Hanno fatto seguito una fase di collaudo condotta con il pieno coinvolgimento del personale e la messa in esercizio che ha permesso di ottimizzare il funzionamento del sistema anche attraverso l’acquisizione di indicazioni, riflessioni e pareri.